✏️ Giancarlo Iliprandi (1925-2016) designer, illustratore, disegnatore, scrittore, viaggiatore, grafico, 6-7 vite incastrate, pressate, intrappolate in un’unica straordinaria personalità. Ricordandiamo le sue origini, la cultura in cui era immerso, “pucciato” detto alla milanese, il suo lavoro. Dà prove di un tipo di creatività che ci piace, quella in grado di sposarsi al mondo dell’industria. Rievochiamo – perché no? – il suo stile di vita da autentica rockstar del design italiano.
⏰ Giancarlo è quel tipo di milanese che spinge a chiedersi: ma questo non dorme mai? Non si sa quanti sono i Compasso d’oro ancora in bella vista nel suo ufficio milanese, un elegante seminterrato in una casa progettata da Gio Ponti. Esperienze in campi diversi nei suoi 91 anni di vita: collaborazioni con le più grandi aziende, direzione artistica di riviste prestigiose e di progetti davvero sperimentali.
✍️ Amava la definizione di sistema design “in cui confluiscono intelligenza progettuale, conoscenze tecnologiche, flessibilità costruttiva ma anche background della cultura e abilità artigianale”. Bello. E CDcromo adora lo stile di questo graphicdesigner che tirava fuori un pensiero nuovo combinando in maniera formidabile la quadricromia. Spesso utilizzava i quattro colori puri, gli inchiostri non mescolati, capaci insieme di produrre messaggi visivi con poche varianti di colore.
Vedeva nella tipografia, nella grafica, nei segni, le foto, i disegni, il tutto curato sapientemente, la base della comunicazione.
🪙 Iliprandi aveva quel tipo di creatività utile alle aziende, quella della casalinga. Nel suo studio – speriamo presto aperto al pubblico – ci sono copertine di riviste realizzate con sfogliacci, fogli utilizzati per l’avviamento macchine nella stampa dei manifesti di grande formato, ripensati, riconvertiti e rinati grazie alla fantasia di Giancarlo.
✏️ Giancarlo Iliprandi (1925-2016) designer, illustratore, disegnatore, scrittore, viaggiatore, grafico, 6-7 vite incastrate, pressate, intrappolate in un’unica straordinaria personalità. Ricordandiamo le sue origini, la cultura in cui era immerso, “pucciato” detto alla milanese, il suo lavoro. Dà prove di un tipo di creatività che ci piace, quella in grado di sposarsi al mondo dell’industria. Rievochiamo – perché no? – il suo stile di vita da autentica rockstar del design italiano.
⏰ Giancarlo è quel tipo di milanese che spinge a chiedersi: ma questo non dorme mai? Non si sa quanti sono i Compasso d’oro ancora in bella vista nel suo ufficio milanese, un elegante seminterrato in una casa progettata da Gio Ponti. Esperienze in campi diversi nei suoi 91 anni di vita: collaborazioni con le più grandi aziende, direzione artistica di riviste prestigiose e di progetti davvero sperimentali.
✍️ Amava la definizione di sistema design “in cui confluiscono intelligenza progettuale, conoscenze tecnologiche, flessibilità costruttiva ma anche background della cultura e abilità artigianale”. Bello. E CDcromo adora lo stile di questo graphicdesigner che tirava fuori un pensiero nuovo combinando in maniera formidabile la quadricromia. Spesso utilizzava i quattro colori puri, gli inchiostri non mescolati, capaci insieme di produrre messaggi visivi con poche varianti di colore.
Vedeva nella tipografia, nella grafica, nei segni, le foto, i disegni, il tutto curato sapientemente, la base della comunicazione.
🪙 Iliprandi aveva quel tipo di creatività utile alle aziende, quella della casalinga. Nel suo studio – speriamo presto aperto al pubblico – ci sono copertine di riviste realizzate con sfogliacci, fogli utilizzati per l’avviamento macchine nella stampa dei manifesti di grande formato, ripensati, riconvertiti e rinati grazie alla fantasia di Giancarlo.