Tra milanesi (nativi o di adozione) si può litigare per Milan-Inter, per la nebbia si o no, ma soprattutto per i confini tra quartieri.
Dove finisce Precotto? Dove inizia veramente il Giambellino?
Qualche distratto pensa che Lambrate sia un paese e di certo lo pensano tutti quelli che vivono al di fuori dalla grande mela lombarda.
Ma se definire esattamente un’area è praticamente impossibile, nessuno discute sul centro di ogni quartiere e sui suoi simboli.
Se dici quartiere Maggiolina, è naturale pensare alle sue villette.
Passeggiando per le vie incontriamo edifici particolari molto diversi tra loro, dalla Villa Figini alle Case Igloo che guardano, separate dalla ferrovia, palazzoni dallo stile brutalista, in pratica un vero museo-laboratorio di architettura.
Della favolosa villa Figini mi ha sempre colpito la sua lunga scala per salire a un’altezza di circa 5 metri, dove è posta l’abitazione adagiata su delle palafitte di cemento.
La scaletta non è una semplice barriera architettonica ma un quotidiano allenamento anche per un giovane prestante.
1978. Milano, l’architetto Luigi Figini presenta, con la moglie, la sua casa in via Perrone di S.Martino – foto di Cesare Colombo
Li a pochi metri c’è la via Melchiorre Gioia, che nei 1951, quando De Sica l’ha scelta per la scena iniziale di Miracolo a Milano, era ancora percorsa dal naviglio.
Una perfetta ambientazione per il funerale di Lolotta: una carrozza, trainata da un lento cavallo tra la nebbia e i vapori del canale, parte proprio da li.
“Ancora oggi il quartiere della Maggiolina è un angolo di Milano che non sembra nemmeno Milano” … questo si legge facilmente cercando su Google, ma lo stesso troviamo per Baggio, l’Ortica, Villapizzone, insomma più conosciamo la città periferica e meno ci sembra Milano.
Si perché i milanesi (nativi e di adozione) ci rimangono male quando capiscono che in realtà Milano non è una metropoli!
Nuovi palazzi, quasi grattacieli, di 15 piani veramente molto belli e moderni dominano la parte estrema del quartiere Maggiolina (che per alcuni è già Greco) guardando altri quasi grattacieli sicuramente meno belli e moderni ma di recente ristrutturazione e molto dignitosi.
Chissà che vista ci deve essere dagli ultimi piani di questi palazzi: sicuramente le montagne si vedono bene.
In questa parte della città sembrano (anzi probabilmente sono) più vicine, nelle giornate di sole la Grigna l’è propri lì.
Alla Maggiolina non mancano la migliore pasticceria di Milano e il primo ristorante di pesce, come in ogni quartiere del resto.
Come sempre un’occasione per realizzare dei nostri poster, questi dedicati alle architetture e ai quartieri cult della nostra città.
Poster in quadricromia, cm 70 x100
Stampa a getto d’inchiostro su carta Agfa® da 300g
plotter Epson®
designer: SaraFerretti