tat – 2021

Questo libro è stato stampato nel 2021 ma è già un oggetto da conservare con la massima cura, con un sicuro futuro da collezione.

Un libro meraviglioso, stampato benissimo, su una carta opaca leggermente porosa, nulla poteva essere più azzeccato dato l’argomento trattato.
Una insieme sbalorditivo di immagini: grafiche effimere, povere.

Come ogni graphic designer sa, l’ispirazione creativa è ovunque. Da vetrine, libri e interni a imballaggi, moda… anche ‘tat’.

Sì, quel sostantivo glorioso che descrive spazzatura, immondizia, detriti che spesso riportano all’infanzia i nati nella seconda metà del XX secolo.
Pur non essendo questo lo scopo del libro, è un effetto secondario impossibile da evitare.

Le radici culturali di questo progetto ci portano tra i grandi del novecento, l’attenzione per gli oggetti di questo tipo aveva già colpito Walker Evan per poi trovare in Andy Warhol un attento e ossessivo accumulatore con le sue 600 time box.

Al di là di qualsiasi significato che si possa attribuire al lavoro, ci troviamo di fronte a opere dove la tecnica di stampa offset della quadricromia è elemento fondante indispensabile, proprio come i colori che i maestri del rinascimento si producevano in autonomia.

L’inchiostro, la stessa tecnica di stampa fatta con la povera quadricromia, (spesso tricromia o solo bicromia) che così trattati, ingranditi meritano le pagine di questo volume ma potrebbero stare appese all’interno di un museo.

Insomma ancora una volta pazzi per la carta.

grafiche effimere tat - CDcromo fotolito