Libri fotografici: un caso di PostProduzione sincera.
Quando si parla di #PostProduzione si pensa subito al modo perfetto per per falsare le immagini e la realtà.
Ma non è sempre così, anzi!
La priorità di chi si occupa di postproduzione è quella di non snaturare il lavoro dell’artista.
Come sappiamo la #quadricromia e la #stampaoffset hanno dei limiti che vanno superati, spesso utilizzando fantasia e… a volte attingendo a risorse economiche extra per ottenere dei uno stampato di alta qualità.
Questo il caso di un progetto a cui siamo particolarmente legati:
Restricted Areas – Danila Tkachenko.
Ideato da Mario Peliti, appassionato editore di libri fotografici.
Le meravigliose immagini di #Chacenko, apparentemente semplicissime, erano molto difficili da rendere “equilibrate” con una normale stampa in quadricromia.
I soggetti sono al centro dell’immagine e navigano in un fondo biancastro che, se non opportunamente trattato, sarebbe risultato poco costante nella sequenza delle pagine.
L’astuzia (costosa) proposta da Mario Peliti è stata quella di separare il fondo dal resto dell’immagine con due colori a parte rendendo così il lavoro a sei colori di stampa.
Non si pensi a un tradimento delle fotografia, anzi in questo caso la postproduzione è invisibile ed è proprio al servizio della più sincera resa fotografica, per non snaturare, in fase di stampa, l’idea originale dell’autore.
Ma non è un’eccezione, di solito il lavoro di ritocco e calibrazione cromatica serve proprio a questo!
#librifotografici #fotolito #quadricromia #stampaoffset #postproduzione