📸 Ogni fotografo che si rispetti – in CDcromo in effetti ce ne sono parecchi! – non può non conoscere un certo André Bazin, studioso dell’immagine che nel lontano 1945 esaltava il valore della #fotografia capace, scriveva, grazie a un obiettivo di operare un «transfert di realtà». L’occhio fotografico costringe a credere all’esistenza dell’oggetto che viene rappresentato attraverso una procedura di #stampa.
0️⃣ Poi è arrivato il #digitale che, come direbbero cochierenato “ha spaccato su tutto”.
Oltre a cancellare professioni, strumenti e abitudini, va ammesso, ha acceso la fantasia. In effetti, tutte le figure professionali impegnate in un procedimento di fotoinserimento o devono lavorare molto sulla creatività.
🤔 Come si fa?
Scelta iniziale di un ambiente. Prevede un accurato lavoro di ricerca a seguito di un momento creativo non banale, stimolante. A noi piace.
Aziende come la nostra cercano di trovare un contesto che suggerisca determinati valori e faccia provare le stesse sensazioni che evoca il brand.
🖼️ Poi c’è il prodotto. Altri rischi per i professionisti della #immagine. Un altro universo.
Che tuttavia, deve essere, ipotizzato, pensato e ripensato ogni volta che lo si mette al centro di una comunicazione. Perché è stato messo proprio lì? Perché in quella posizione? Quale luce lo illumina? C’è qualcosa o qualcuno accanto?
Lavoriamo sulla qualità partendo da lontano e facendoci davvero mille domande, ma con un’immagine riusciamo spesso a raccontare una storia.