Di Walker Evans gli appassionati di fotografia ricordano soprattutto il lavoro di documentazione in bianco e nero dell’America anni Trenta, oppure le immagini rubate nella metropolitana newyorkese negli anni Quaranta.
Walker Evans – uomo colto, preparato e soprattutto aperto alla sperimentazione – nel corso della sua via ha utilizzato tecniche e modi molto differenti e, senza paura di apparire naif, ci ha lasciato anche la sua collezione di cartoline, da cui spesso dichiaratamente ha tratto ispirazione nel suo lavoro di fotografo.
Non aveva pregiudizi neppure verso la fotografia ai colori, e piaccia o meno ai puristi, Walker Evans ha scattato in bianco a nero perchè la tecnologia semplicemente ancora non permetteva un uso semplice del colore.
Quando infatti la Polaroid nel 73 lascia a Evans carta bianca, l’ormai 70enne comincia una nuova prolifica ricerca, fra simboli e volti femminili, ma a colori.
Ed è proprio negli anni Settanta che grazie al perfezionamento della tecnologia della separazione dei colori – il cuore della fotolito – e al diffondersi di macchine da stampa offset a 4 colori, la stampa commerciale a colori si afferma sempre più.
Con l’avvento poi degli scanner elettronici direttamente collegati ad un computer, la selezione colore in quadricromia si diffonde a macchia d’olio.
Anche l’opera di fotografi che escono dalla strada del bianco e nero viene conosciuta più facilmente da un vasto pubblico, il colore smette quindi di essere considerato “volgare” e il suo uso si allarga dalla pubblicità alla produzione artistica.
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Un’occasione per realizzare dei nostri poster, questi dedicati ai maestri della fotografia a colori, in questo caso ispiati alle polaroid di Walker Evans.
Poster in quadricromia, cm 70 x100
Stampa a getto d’inchiostro su carta Agfa® da 300g
plotter Epson®
designer: SaraFerretti