E se la prova colore fosse importante per considerazioni filosofiche e psicologiche prima che tecnico-scientifiche?

Non sappiamo fino a quando stamperemo su carta, ma sono convinto che finché continueremo a farlo la guida della prova colore cartacea sarà importante.

A sostegno preferisco scomodare Gillo Dorfles e Johann Wolfgang von Goethe, invece delle solite dimostrazioni tecniche.

“Colori freddi e caldi, colori acidi e alcalini e perfino colori allegri e tristi; e il rapporto dei colori con la filosofia, la matematica, l’estetica; l’uomo è immerso in un mare cromatico che ne regola gli impulsi, gli atteggiamenti, gli umori, il carattere.
Goethe ha posto così le basi di una rinnovata interpretazione psicologica delle percezioni umane” (Gillo Dorfles)

Si preferisco questa considerazione, semplice ma non scontata: “data la natura soggettiva della percezione, il colore è sempre ingannevole”.

Lo stesso identico colore può stimolare risposte diverse a seconda di come è visto in rapporto agli altri colori, per ogni singola immagine, per ogni singola pagina di un libro o di un catalogo.

Ecco perché è utile l’osservazione sul giusto supporto cartaceo con una corretta fonte di luce, solo così abbiamo una ragionevole guida per la resa finale dei nostri stampati.

Dato per scontato l’utilizzo di materiali certificati Fogra Research Institute for Media Technologies®.

Carlo Cavicchio